La filosofia del diritto napoletana del Novecento: le origini, i suoi temi, i suoi autori.
La filosofia del diritto napoletana nel panorama filosofico – giuridico italiano del Novecento: la sua originalità.
Le ‘grandi idee’.
Prendere sul serio la scienza del diritto
Il diritto è un momento del fare.
I diritti dell’uomo.
Prime annotazioni su Croce, Santi Romano e la filosofia del diritto napoletana del Novecento.
B. Croce e S. Romano: un gioco di ‘riduzioni’.
Le ragioni dell’individuo, dell’azione e dell’istituzione.
Il significato etico, politico e giuridico delle ‘riduzioni’ e delle loro risoluzioni.
Il grande debito verso Croce: il diritto è cosa del fare.
Sulla attualità, ed inattualità, della filosofia del diritto napoletana del Novecento.
La memoria crociana del 1907.
Il diritto e la filosofia del diritto nella Filosofia della pratica del 1910.
La Riduzione del 1907.
Croce contro i c.d. caratteri differenziali del diritto.
Perché è filosoficamente adeguata la distinzione tra morale ed economia, e non quella, tradizionale, tra morale e diritto.
L’inconsistenza filosofica del diritto e la sua riducibilità all’economia.
La filosofia dell’utile riduce e riassorbe il diritto e l’azione giuridica nel fare elementare.
Quello che di Vico, di Hegel, e di Marx si trova nella Riduzione crociana.
Croce e la cultura storico-giuridica napoletana.
Dalla Riduzione alla Filosofia della pratica: il diritto è attività pratica; le leggi giuridiche sono comandi e atti di volontà.
L’astrazione delle leggi e l’individualizzazione dell’interpretazione.
La Filosofia della Pratica: la legislazione e l’attività giuridica; il simile; la legge come programma individuale. La legge è pseudovolizione. È davvero inessenziale la scienza?
Il concetto filosofico di azione nella Riduzione: l’individuo isolato non è mai. La Filosofia della Pratica: a partire dall’individuo. L’individuo e lo Spirito. Gli abiti volitivi: dall’individuo empirico (economico)
all’individuo morale.
Il peccato d’origine: gli altri. La socialità ridotta all’individuo. L’azione e l’accadimento. Il naufragio dell’azione.
Contro la socialità categoriale della legge. Perché, nell’empirico, sono leggi quelle dello Stato e quelle della Camorra?
La socialità è ridotta, filosoficamente, all’individuo. L’individuo è la forza qualitativamente differenziata. Il valore empirico dello Stato. Non lo Stato, ma le azioni politiche.
L’intenzione e l’azione. L’azione tra libertà e necessità. La necessità dell’accadimento e la necessità istituita dal diritto.
Considerazioni da una rilettura.
Il lascito crociano: il diritto è cosa del fare.
Da Croce contro Croce: l’impegno filosofico che l’impresa richiedeva.
Il fare. Che significa propriamente fare?
Il Tun di Hegel.
La prassi: la filosofia del diritto napoletana come filosofia della prassi.
Ma chi è il soggetto del fare? L’individuo, i gruppi o la comunità, le istituzioni politiche o la prassi stessa?
Il fare e il conoscere.
Fare, filosofia, scienza.
La scienza del diritto e il suo problema.
La soluzione di Giuseppe Capograssi: azione, diritto, scienza del diritto.
Il fare e il diritto naturale.
È ancora possibile un diritto di natura se il diritto è cosa del fare?
Pietro Piovani: l’etica moderna non sopporta ogni forma di giusnaturalismo.
Un suo dubbio: la intrinsicità di diritto e scienza del diritto non è un nuovo giusnaturalismo?
Capograssi: il diritto naturale e la storia.
Fare, diritto naturale, diritti umani.
L’istituzione, i corpi politici, il diritto.
Da Croce: la politica è la madre del diritto.
Capograssi : la politica serve la verità dell’azione e del diritto.
Piovani: l’istituzione è moralità oggettiva. Il diritto difende l’individuo verso il suo compimento morale.
Capozzi: l’istituzione è l’effettività dei diritti dell’uomo.
Ragioni e difficoltà di una storia interna della filosofia del diritto napoletana.
L’autonomia filosofica di ciascuno dei filosofi del diritto napoletani: oltre i rapporti di scuola nessuno di essi viene da Croce. Croce obbligava alla costituzione di universi di filosofia.
Croce sull’individuo, l’azione, l’istituzione. Scienza e filosofia. La dea Ragione. Le ragioni di Croce: la spiritualizzazione dell’economia.
Chi sono i filosofi del diritto napoletani del Novecento? Uno sguardo ravvicinato. Una disciplina tutta accademica e ben più che accademica. La filosofia.
La filosofia del diritto napoletana e la filosofia del diritto italiana.
L’utilità d’una confidenza con riduzioni e decostruzioni.
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13. Il razionalismo aristotelico-cristiano di San Tommaso
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15. Oltre Duns Scoto. Guglielmo di Ockham e la fortuna del nominali...
16. La riforma luterana e la seconda scolastica. Verso il diritto n...
17. Dalla scienza moderna, al diritto naturale moderno.
18. Hobbes e il diritto naturale. Alle origini del positivismo?
19. Il diritto naturale moderno idealistico. Da Ugo Grozio a Samuel...
21. Jean-Jacques Rousseau. La positività (e l'idealità) del dirit...
23. Storia, ragione, diritto naturale: Hegel.
24. Welzel e il tempo presente. La ragione contro se stessa. Positi...
25. Marx, il diritto, l'ideologia.
26. Il volontarismo e l'irrazionalismo. La filosofia della vita e ...
27. L'esistenzialismo e il diritto
28. Il ritorno del diritto naturale e la 'giustizia materiale'
29. Individuo, azione, istituzione. Croce e la filosofia del diritt...
30. Il Santi Romano dei filosofi del diritto napoletani. Oltre Croc...