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Giovanni Marino » 15.Oltre Duns Scoto. Guglielmo di Ockham e la fortuna del nominalismo.


Il nominalismo di Ockham.

Da Duns Scoto ad Ockham.

Il francescanesimo politico.

Il nominalismo contro il realismo delle idee.

La questione degli universali.

I profili gnoseologici e quelli etico-pratici del nominalismo.

Qualche anticipazione.

Le radici del nominalismo: la assoluta e indeterminabile volontà di Dio.

L’assolutezza della volontà divina

Dio, potentia absoluta e potentia ordinata. Significato metodico di questa distinzione quanto a Dio.

La contingenza del mondo e non l’arbitrio.

I limiti della potentia absoluta.

La legge di non contraddizione.

La bonitas Dei.

Bonitas Dei e volontà divina.

Non la ratio o l’intellectus ma la bonitas Dei.

La bonitas Dei come entità idealistica minima.

La fortuna del concetto bonitas Dei, oltre Ockham.

Verità di fede e libertà di ricerca.

Una doppia verità?

Il tomistico orientamento al Bene è verità di fede.

La libertà di ricerca e la verità della scienza.

La fede e la scienza: una questione non solo medioevale.

Cosa intende Ockham per scienza.

Il fine e la causa efficiente.

Verso la scienza moderna.

Il positivismo morale di Ockham.

Oltre Duns Scoto: divieto dell’odio di Dio e essenza di Dio.

Dio può comandare anche l’odio di Dio.

Il c.d. diritto naturale sociale: da Scoto a Ockham.

I concetti etico-giuridici e la volontà del superiore.

Ancora sui profili etico –pratici del nominalismo.

Nominalismo e puntualismo etico da Ockham a Hobbes.

Il positivismo morale di Ockham e le sue contraddizioni.

La coscienza e l’intenzione. La coscienza erronea.

Un punto sul tema della coscienza erronea.

San Tommaso.
Duns Scoto.

L’ignoranza dei principi supremi e delle conclusioni prossime non scusa.

L’evidenza (e la non conoscibilità) dei principi supremi.

L’ignoranza delle conclusioni remote scusa.

Salvo che l’ignoranza non sia stata voluta.

Salvo che si tratti di assoluta e crassa ignoranza.

Dunque: oltre Duns Scoto, ma non con San Tommaso.

Ockham prescinde, essendo volontarista, dalle fonti ideali-essenziali della dottrina tomistica della coscienza erronea.

Il diritto naturale di Ockham.

I due volti della sua dottrina.

Oltre Duns Scoto: non è di diritto naturale il divieto di odiare Dio.
Recupero di più antiche e tradizionali idee: il diritto naturale e la ragione naturale.

Ratio aperta e lex divina; ratio recta e Sacra Scrittura.

Diritto naturale e Decalogo.

Un punto sul tema: razionalismo, volontarismo, Decalogo.

Le difficoltà di San Tommaso.
Duns Scoto, il Decalogo e il diritto naturale sociale.
Diritto naturale e Sacre Scritture in Ockham.

La legge naturale e la legge civile.

Duns Scoto su legge naturale e legge civile: il principio della consonanza.

Ockham oltre Duns Scoto: la legge civile obbliga solo se è conforme alla Scrittura e alla retta ragione.

La rivelazione come criterio di validità della legge civile.

Perché la risposta di Ockham non è quella dello stoicismo e del razionalismo cristiano di San Tommaso.

Diritto naturale e natura dell’uomo.

San Tommaso: la naturale inclinazione verso il bene.

Dalla natura dell’uomo al diritto naturale.

Non è così, più, per Ockham.

La nuova immaginazione della natura dell’uomo e l’ideale politico dell’imperatore universale.

Dalla ‘natura’ aristotelico-tomistica, alla ‘natura’ di Ockham.

Ancora su fede e scienza. Ockham, il movimento dei corpi e la teoria dell’impeto.

Non l’ottimismo dell’uomo animale sociale, ma una concezione pessimistica dell’uomo: l’uomo tende alla rissa e al litigio.

La legge civile è una istituzione coattiva: contro i malvagi.

L’imperatore universale è lex animata e equità naturale.

Il diritto di resistenza contro i tiranni (e il papa).

Con Ockham, dopo Ockham.

Il volontarismo e l’attenzione all’empirico e all’individuale.

Da Ockham ad Hobbes.

Pierre d’Ailly: giusto è ciò che Dio vuole ed ama.

Jean Charlier Gerson: Dio, la sua volontà e il bene.

L’autorità di Dio e la legge.
L’autorità del superiore politico e la legge.
Da ‘Dio e la sua legge’, alla ‘divinizzazione della legge degli uomini’.

Gabriel Biel: Dio è la regola di tutte le cose contingenti.
Da Biel a Lutero.

Con Ockham, dopo Ockham (segue)

Il nominalismo di Gregorio da Rimini.

Gregorio da Rimini è si volontarista, ma è un agostiniano.
La funzione indicativa e quella imperativa della legge.
La legge eterna è la recta ratio. Il peccato e la recta ratio.
L’indipendenza da Dio dei valori morali.
L’esperimento metodico.: come se Dio non fosse.

Dal nominalismo verso la seconda scolastica, e, anche, il diritto naturale profano.

Le lezioni del Corso

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