Nell’ambito degli strumenti del rilievo possiamo distinguere gli strumenti di supporto al rilievo e gli strumenti propri del rilievo diretto.
1. Strumenti per allineare e di supporto al rilievo:
2. Strumenti per misurare le distanze:
Ha collaborato alla redazione di questa lezione l’arch. R. Catuogno.
1. Strumenti per allineare
Gli strumenti per allineare si possono considerare di ausilio agli altri strumenti di rilievo nelle operazioni preliminari e di verifica.
Filo a piombo o piombino: strumento costituito da una massa metallica, di forma affusolata sospesa ad un filo flessibile ma non elastico che serve per mettere l’asse di uno strumento perfettamente verticale o per avere una verticale a cui riferirsi. Seppure antichissimo rappresenta ancora un valido complemento alla maggior parte degli strumenti.
Serve alla determinazione:
Livella torica: strumento utilizzato per verificare l’orizzontalità. È costituita da una contenitore di vetro contenente un liquido mobile (alcol o etere), montato su di un supporto. Essendo la forma della fiala leggermente torica ed essendo presente all’interno del contenitore una bolla d’aria, questa tende a disporsi al centro quando la retta che unisce le due estremità risulta orizzontale.
Generalmente si tende ad identificare il supporto del contenitore con il nome stesso di livella (livella da cantiere).
La livella sferica: ha forma di calotta sferica di vetro anch’essa riempita di liquido mobile (alcol o etere): la bolla d’aria è presente all’interno del contenitore tende a portarsi al centro di un cerchio inciso in sommità quando il piano sul quale è appoggiata risulta orizzontale.
Sono presenti su strumenti come teodoliti e tacheometri per la messa in stazione.
Squadro agrimensorio: strumento utile a tracciare allineamenti e misurare angoli. Esso è costituito da un prisma cavo in metallo munito di fessure da dove mirare ed un traguardo che consente di determinare l’allineamento tra punto di mira e palina. Lo strumento è munito di una ghiera graduata che può ruotare e di conseguenza misurare l’ampiezza dell’angolo formato da due allineamenti. Lo strumento generalmente dispone di viti micrometriche che consentono alla ghiera piccoli spostamenti. Per allineamenti o per la stima di appezzamenti situati su declivi, si utilizza lo squadro sferico – con fessure presenti ogni quarantacinque gradi – la cui forma permette di inclinare lo sguardo rispetto all’orizzontale e quindi mirare ad oggetti situati ad una quota inferiore o superiore rispetto al punto di stazione.
Paline: aste caratterizzate da una colorazione a fasce di venti centimetri rosse e bianche, atte a consentire una migliore visibilità in caso di posizionamento a grandi distanze. Presentano una delle due estremità appuntita in modo da poter essere infisse nel terreno.
Utilizzo dello squadro agrimensorio graduato per determinare l’angolo tra due allineamenti
Si fa stazione con lo squadro nel punto O.
Prima lettura: si determina il primo allineamento A-B rispetto ad O:
Seconda lettura: si collima il secondo allineamento C-D rispetto ad O:
La differenza tra le due letture restituirà l’ampiezza dell’angolo tra i due allineamenti.
Livello ad acqua: utilizzato per determinare un piano orizzontale anche per distanze di 10-20 m. È uno strumento di semplice utilizzo, costituito da un tubo flessibile e trasparente alle cui estremità sono presenti due bicchieri graduati (che possono essere chiusi da un apposito tappo). Per compiere l’operazione basta riempire d’acqua il tubo di gomma osservando alle estremità nei due bicchieri il livello dell’acqua. Poiché per il principio dei vasi comunicanti l’acqua tende a portarsi alla stessa quota, accostando un’estremità ad una parete e l’altra estremità ad un’altra parete, avremo la certezza che per quei due punti passerà un piano orizzontale. Seguendo questa operazione è possibile portarsi la stessa quota in ogni puto dell’architettura da rilevare.
Metro, doppio metro. In tutte le procedure di rilievo (diretto, indiretto e strumentale) rivestono particolare importanza gli strumenti che permettono il prelievo della misura semplicemente comparando l’oggetto da rilevare con una misura campione. Questi possono dividersi in metro e doppiometro ripiegabile – generalmente in legno o plastica -.
La precisione con questo tipo di strumento arriva al millimetro ed è utilizzato per il rilievo del dettaglio e, grazie alla rigidezza, per rilevare altezze.
Triplometro: costituito da un’asta lunga tre metri, smontabile in due parti (che presentano alle estremità giunti filettati) per agevolarne il trasporto. Più preciso del doppiometro è molto utile nel rilievo delle altezze.
Catene metriche: di uso meno comune sono costituite da una serie di aste metalliche con estremità piegate ad occhiello in modo da poterle legare varie per coprire la distanza da misurare.
Quando viene richiesta una grande precisione si può ricorrere al filo invar, indeformabile perché costituito da una lega metallica a base di nichel.
Flessometro, nastro metallico: strumento utilizzato per la misurazione di lunghezze. Esso è costituito da un nastro metallico flessibile di lunghezza 2m, 3m, 5m o 10m su cui è tracciata una scala graduata (in mm e cm con evidenziazione dei decimali).
Non presenta problemi nell’allungamento a trazione ed è abbastanza stabile nel tempo.
Se sufficientemente rigido può essere utilizzato anche per il rilievo di altezze di modeste dimensioni.
L’estremità è caratterizzata da una piastra di rinforzo che presenta una rientranza per l’appoggio e un foro per bloccare il nastro.
Rollina, rotella metrica: è un metro a nastro di materiale inestensibile avvolto su un apposito arrotolatore, che ne rende più agevole l’uso e il trasporto.
Il nastro viene conservato arrotolato su un rocchetto, quando necessita usarlo è possibile srotolarlo tirando il capo libero fino alla lunghezza di interesse; al termine dell’attività lo si riarrotola sul rocchetto agendo sull’apposita manovella.
Normalmente in commercio si trovano rotelle (sia in tessuto che metalliche) con lunghezze comprese tra i 10 e i 100 m, aventi risoluzioni da 1-0,5-10 mm. Il nastro è graduato in cm ed evidenzia le scansioni ogni metro. Le rotelle possono presentare differenti estremità (tipo A, B, C, cfr. figura 1 e 2) e differiscono in base alla classe di precisione.
In figura 1 e 2:
Classe 2: rotelle metriche in acciaio, tolleranza di 2 cm su 100 m.
Classe 3: rotelle metriche fibra di vetro, tolleranza di 4 cm su 100 m.
Asta telescopica, misuratore telescopico: strumento estensibile, particolarmente utile nel rilievo delle altezze può misurare lunghezze fino a dieci metri. Lo strumento si allunga telescopicamente, srotolando contemporaneamente una rollina metrica che restituisce la misura dal piede dell’asta fino alla sua sommità.
È dotato di livella sferica per un corretto posizionamento verticale dello strumento nella misurazione delle altezze.
Calibro: strumento analogico o digitale per il rilievo, del dettaglio che permette la misurazione di diametri interni ed esterni, spessori e profondità. Può arrivare a misurare fino al decimo di millimetro.
Pettine: (detto anche profilometro, profilografo, calibro a pettine) strumento utilizzato per rilevare modanature e cornici. È costituito da una serie di aghi o sottili lamelle disposte in modo da scorrere in una guida spostandosi su un piano. Premendo lo strumento perpendicolarmente alle sagomature delle parti da rilevare gli aghi si dispongono secondo la forma del profilo dell’oggetto, la quale può in questo modo essere riportata su carta mediante semplice ricalco.
Fascia di piombo: per il rilievo del dettaglio è possibile utilizzare una fascia di piombo da sagomare sulla modanatura per poi trascriverne le forme al vero su di un foglio di carta.
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Docci M., Maestri D., Manuale di rilevamento architettonico, Laterza , Roma , 1998.