Partecipazione attiva a momenti cruciali della vita politica: presenza nel consilium principis che stabilì l’adozione di Traiano da parte di Nerva.
Genere biografia con un interesse allargato di tipo storiografico legato alle vicende della conquista della Britannia.
Denuncia della tirannia romana (discorso di Calgaco c. 31).
Colores retorici e patetici ma denuncia reale del malcostume governativo.
Denuncia attraverso le parole dei vinti.
Descrizione operata secondo schemi topici di idealizzazione del condottiero.
Accettazione virile della morte del figlio (c. 29).
Rispetto dell’onestà anche sotto il governo di Domiziano.
Posizione equilibrata dell’uomo tra deforme obsequium e abrupta contumacia.
Nel sec.IV Historiae e Annales costituivano un unico corpus in cui gli Annales, composti da Tacito sul finire della sua vita precedevano le Historiae.
Progetto: narrazione eventi dal 69 al 96, anno della morte di Domiziano; parte rimasta: anni 69-70.
La ribellione batavica è trattata a mo’ di monografia.
Denuncia anche in quest’opera del malgoverno da parte degli amministratori imperiali.
Interesse per i popoli ribelli.
Osservazioni indirette dell’autore.
Totale omissione del meraviglioso.
Ricorso continuo ai discorsi per perseguire la drammatizzazione.
Uso dell’oratio obliqua (v. discorso di Civile nel l. IV).
Drammatica visione del problema dei rapporti di Roma con i popoli del Nord, visione attinta all’esperienza vissuta e non ai fontes.
All’epoca degli Annales il pessimismo è relativo ai rapporti tra gli intellettuali e il potere, il princeps e il senato.
Richiamo allusivo a Livio nel titolo Ab excessu divi Augusti.
Il principato è una triste necessità di cui lo storico disegna anche le ombre più tetre.
Messa in scena drammatica dei personaggi.
Importanza dell’individuazione di una parte sana degli amministratori.
Uso del ritratto come nelle Historiae.
Ritratto di preferenza morale, a volte paradossale, ricco cioè di contraddizioni.
Riflessioni sui limiti dell’imperialismo romano attraverso la voce dei vinti.
Roma patria di tutti
I popoli non sono servi ma son legati da un patto di reciproco sostegno.
Potere di Roma
Il potere di Roma, nonostante alcuni obiettivi limiti, dovuti al degenerato comportamento dei suoi amministratori, costituisce un baluardo per tutti i popoli dell’impero.
Pace universale
Solo l’amore per Roma permette la pace universale (Hist. IV 74, 4 Proinde pacem et urbem, quam victi victoresque eodem iure obtinemus, amate colite…).
Idea di Roma e del suo potere
Non si può risolvere il problema germanico con la forza.
Tacito ha una visione ottimistica del futuro espansionismo romano in oriente.
Sallustio e Livio
1. Ideali letterari e artistici dell'età augustea
2. Simmetria e ordine nell'opera d'arte
3. Ars, ingenium e novitas nel I sec. d.C
4. Evoluzione della satira: da Persio a Giovenale
5. Meraviglioso, mirabile, fantastico e verisimile: l'epos di Luca...
6. Il 'nuovo stile' della tragedia di Seneca
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11. L'uomo medio nell'età dei Flavi: Plinio il Giovane
12. La storiografia tragica di Tacito
13. I Romani e l'altro: la Germania di Tacito
14. La curiositas demistificante del racconto svetoniano
15. Un maestro del fantastico: Apuleio
16. Amore e Psiche
17. Il movimento arcaizzante del sec. II d.C. e i modelli letterari
18. Antichità classica e cristianesimo
19. Il conflitto tra antichità e Cristianesimo: gli apologisti
20. L'arcaismo dei poetae novelli
21. La rielaborazione dell'antico: grammatici e commentatori
22. La storiografia del sec. IV
23. La poesia come gioco: Ausonio
24. Il modello di perfezione classica e il mito nella poesia di Cla...
25. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
26. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
27. La classicità come rifiuto del presente: Rutilio Namaziano
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