Scopo dell’esercitazione è porre il disegno come un programma di decodificazione delle caratteristiche di ogni opera con l’esigenza finale di una ricomposizione critica che può far comprendere aspetti non immediatamente palesati. A tal fine, l’indagine deve partire dalla raccolta del materiale documentativo disponibile, e dall’individuazione della potenziale presenza di sistemi proporzionali che definiscono la struttura geometrica delle opere misurandone forme e dimensioni. Il riferimento adottato è quello del doppio sistema di proporzionamento, statico e dinamico: il primo derivato dall’utilizzo di rapporti da numeri interi in strutture numeriche commensurabili, il secondo affidato a processi incommensurabili modulati su sviluppi matematici di numeri irrazionali, quali la sezione aurea e i rettangoli radical. Muovendo da queste considerazioni e supportati dalla fase di disegno veloce, necessaria per l’analisi degli aspetti della riproposizione ‘visivo-percettiva’, ci si concentra sulla rappresentazione rigorosa delle architetture, mediante la restituzione mongiana ed il metodo assonometrico.
Le architetture qui analizzate sono opera di alcuni dei maggiori esponenti del razionalismo italiano, Luigi Cosenza, Luigi Figini e Gino Pollini, Ignazio Gardella e Giovanni Michelucci.
Nasce nel 1905 da una famiglia di ingegneri, profondamente legata alla cultura napoletana dell’800 e si laurea nel 1928 in Ingegneria. Il suo primo lavoro è il Mercato del Pesce, nel quale affronta il tema, paradigma della sua opera, del rapporto tra la progettazione di un intervento edilizio ed il processo di sviluppo che coinvolge l’intero territorio su cui questo insiste. Negli anni Trenta inizia a scrivere per le riviste di architettura Casabella e Domus ed a lavorare con l’architetto viennese Bernard Rudofsky, già collaboratore di Mendelssohn. In questo decennio avvia la ricerca sulla casa unifamiliare e realizza Villa Oro e Villa Savarese, espressioni dell’architettura mediterranea nel golfo di Napoli e della poetica razionalista contemporanea. Negli anni successivi comincia a lavorare su vari piani regolatori e di ricostruzione per alcune aree napoletane colpite e distrutte dalla guerra. La sua esperienza come docente presso la Facoltà di Ingegneria partenopea dura dieci anni, 1948-1958, durante i quali progetta la fabbrica Olivetti a Pozzuoli e la nuova sede della Facoltà. Nell’ultimo periodo della sua vita, nonostante la partecipazione a concorsi, la sempre più rigida impostazione morale ed intellettuale lo conduce ad un lento isolamento. Muore nel 1984.
Sin dal 1929, anno in cui comincia il sodalizio professionale, l’opera di Luigi Figini e Gino Pollini è caratterizzata da un impegno costante verso una ricerca progettuale svincolata da canoni accademici e da modelli culturali codificati o transitori. Questa ricerca paziente, sempre critica e propositiva, segna anche il loro rapporto con il Movimento Moderno, rispetto al quale operano alcune correzioni di rotta, allontanandosi dalle posizioni del funzionalismo più meccanicistico e, soprattutto, dell’antistoricismo più radicale: infatti, sin dal primo lavoro, Villa studio per un artista alla V Triennale di Milano del 1933, si nota una contaminazione del lessico razionalista con la cultura mediterranea, con i suoi principi insediativi e le sue tipologie edilizie. Il tema della residenza li porta ad occuparsi tanto di progettazione di interni e di arredi quanto, contemporaneamente, alla pianificazione urbanistica ed al disegno di quartieri urbani.
La loro opera si caratterizza per la ricerca di un’architettura dell’eccellenza in cui il progetto diventa un evento irripetibile, frutto di una scelta personale, e che esprime gli aspetti originali del funzionalismo ed il suo elevato valore.
I disegni presentati alle pagine 3, 4, 5, 7, 8, 9 sono stati elaborati da allievi del corso.
4. Il metodo delle doppie proiezioni ortogonali I
5. Il metodo delle doppie proiezioni ortogonali II
6. Metodi di proiezione e invarianti proiettive I
7. Metodi di proiezione e invarianti proiettive II
8. Applicazione delle proiezioni ortogonali a una architettura min...
9. Applicazione delle proiezioni ortogonali a una architettura min...
10. Applicazione delle proiezioni ortogonali a una architettura min...
11. Il concetto di ordine architettonico nell'architettura classica
12. I tre livelli degli Ordini architettonici
13. I cinque ordini secondo il Vignola
14. L'Ordine Toscano
15. L'Ordine Dorico
16. Architettura antica e interpretazioni contemporanee. Il caso di...
17. Architettura antica e interpretazioni contemporanee. Il caso di...
18. Strutture lessicali e potenzialità interpretative I
19. Strutture lessicali e potenzialità interpretative II
20. Ordini e Architetture. Esperienze analitico/interpretative nell...
22. Nascita e codificazione del disegno architettonico I
23. Nascita e codificazione del disegno architettonico II
24. Nascita e codificazione del disegno architettonico III
26. Il metodo di rappresentazione dell'assonometria
27. La rappresentazione della conoscenza I
28. La rappresentazione della conoscenza II
29. La proporzione in Architettura
30. Il Razionalismo Italiano. Architetture per un'esercitazione di...
31. Il Razionalismo Italiano. Architetture per un'esercitazione di...